Il Comune di Alà dei Sardi si trova nella Sardegna centro-settentrionale ed è situato nel Logudoro, più precisamente nella regione storica del Montacuto, al confine con la Barbagia e la Baronia ed è compreso nella nuova provincia di Olbia-Tempio. Conta circa 1950 abitanti. Il nucleo abitato sorge sull’altopiano omonimo, ai piedi della catena dei Monti di Alà, ad una altitudine di poco meno di 700 m sul livello del mare. L’economia è tipicamente agropastorale, con alcuni comparti artigiani in forte crescita, quali ad esempio la lavorazione del sughero, il rivestimento in pietra da campo di abitazioni e villette, la lavorazione del granito a fini edili.
Rientra in un mosaico composto da aspri e silenziosi rilievi granitici con bizzarre sculture modellate dal vento, foreste di lecci e querce, regni di muflone e aquila, vertiginose vallate con ruscelli che formano laghetti e le cascate di su Fossu malu e sterrati pianeggianti con distese di macchia mediterranea, dove si corrono spesso le prove del Rally d’Italia Sardegna, tappa del mondiale. Dal borgo, scorgerai il golfo di Olbia e la maestosa sagoma di Tavolara, dalla foresta di Lithos, le montagne barbaricine.
Il territorio fu abitato dal Neolitico. Le maggiori testimonianze sono nuragiche: quasi venti siti fra torri, villaggi, tombe di Giganti e santuari. I principali sono sos Nurattolos, risalente all’età del Ferro, composto da fonte sacra, capanna delle riunioni, santuario e abitazioni; il ben conservato nuraghe Boddò, e il villaggio di su Pedrighinosu, con edifici circolari e fucina
Dal 2011 sulle alture che dominano il paese e il centro vicino di Buddusò è stato installato un parco eolico, dotato di 69 turbine prodotte dall’Enercon, azienda che si occupa di energie rinnovabili. Esso può generare circa 330 GWh di energia elettrica all’anno, confermandosi così il più grande parco eolico d’Italia e uno fra i maggiori d’Europa.